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Parrocchia dei Santi Roberto e Biagio



La Storia

Nel 1931 quando la maggior parte delle poche abitazioni era costituita da baracche, fu costruita un' artistica chiesetta in legno dove celebravano Messa sacerdoti di passaggio. Fra essi D. Carmine e D. Beniamino Savaglio segretario dell' allora arcivescovo di Cosenza Mons. Roberto Nogara. Il 7 luglio 1937 l'arcivescovo Roberto Nogara istituì la Parrocchia che intitolò ai Santi Biagio e Roberto Abate e l' affidò a Don Alfredo Petrone. Essendo il territorio disagiato, i preti vi stettero con molto sacrificio fino al 1951. Nel 1951 l' arcivescovo Mons. Aniello Calcara fece la proposta ai cappuccini di Cosenza di prendere in cura la piccola parrocchia. Con decreto del 4 agosto 1951 A. Calcara nomina P. Anselmo Lanzillotti economo curato, vacando la parrocchia dal 3 agosto 1947. Questa viene consegnata l’ 8 agosto 1951, avendo lasciato l’ ufficio di economo curato D. Giacinto Foglia. Nel 1952 vi si costituisce una piccola comunità di frati che abita in una baracca ed officia nella chiesetta di legno. Il 25 maggio 1955 per interessamento del parroco del tempo P. Anselmo Lanzillotti e l' accoglimento della proposta da parte dell' Opera Valorizzazione Sila, coi finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno, inizia la costruzione della Chiesa e della canonica in muratura, che con alterne vicende si conclude nel 1965. Nel 1980 l' artista cappuccino P. Ugolino da Belluno esegue il grandioso mosaico dedicato all'Assunta. Con decreto del Presidente della Repubblica del 18,02 1987 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, supplemento straordinario n. 91 del 18.04.1987, alla parrocchia che ora si chiama dei Santi Roberto e Biagio, viene attribuita la qualifica di Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto. Con decreto dell’ 1. 10. 1987, Mons Dino Trabalzini nominava P. Vittorino Vivacqua Parroco moderatore, legale rappresentante dell’ Ente Parrocchia “Santi Roberto e Biagio”. I frati che durante gli anni si sono alternati a Camigliatello, si sono distinti per l' assistenza religiosa alla gente che non aveva avuto l' opportunità di essere evangelizzata. Inoltre curarono l' assistenza alle popolazioni rurali che vivono nei vari villaggi silani, diventando anche missionari della Poa, con l' ausilio di alcuni frati venuti da Milano. Oggi l' attività è variegata perchè è svolta nei riguardi dei turisti, della popolazione locale, dei vari villaggi che insistono sulla Parrocchia.


La ChiesettaLa Chiesa dei SS. Roberto e Biagio

Il 25 maggio 1955 l’ Opera valorizzazione della Sila coi finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno inizia la costruzione della Chiesa e della canonica in muratura, in sostituzione della preesistente chiesetta in legno. I lavori si concludono con alterne vicende nel 1965. La Chiesa, dedicata ai Santi Roberto e Biagio, è pienamente inserita nel contesto paesaggistico dell’ Altipiano Silano, con una facciata esterna svettante tra i pini e l’ interno dove domina il legno di pino sia nelle pareti, che nei manufatti del Presbiterio: altare ( ricavato dalla radice di un pino rovesciato), l’ ambone ed il fonte battesimale, nonché le recinzioni del Presbiterio e le basi dove poggiano le statue artistiche della Madonna Assunta, pregevole opera in legno eseguita a mano da artigiani di Ortisei e la statua di S. Biagio, opera in cartapesta realizzata dai maestri Gallucci di Lecce. Il tabernacolo in ferro battuto è opera di Sirio Ferri. Inoltre all’ ingresso della Chiesa spicca un Crocifisso ligneo intensamente espressivo, che richiama lo stile dei crocifissi di Fra Umile da Petralia. Ma ciò che riempie la Chiesa e le dà un tono di grande splendore è l’ artistico mosaico, che si estende per tutta la parete del Presbiterio, opera del celebre mosaicista P. Ugolino da Belluno, artista noto in ambiente internazionale e di cui riporto due lettere che spiegano il significato del mosaico e la tecnica innovativa usata nella lavorazione. La Chiesa dunque è un gioiello artistico, unico sull’ altopiano silano. Camigliatello è il cuore della Sila Grande, meta riconosciuta di turisti provenienti da tutte le parti d’ Italia ed anche dall’estero. Qui, oltre allo splendore della natura, solo nella Chiesa si trovano tesori artistici da ammirare e conservare.


La ChiesettaIl Mosaico dell' Assunta nella descrizione dell' autore P. Ugolino da Belluno

Nel 1989, P. Ugolino da Belluno, autore del grandioso mosaico di Camigliatello, eseguito nel 1980, è ritornato a Camigliatello per una breve visita. A lui ho chiesto una interpretazione "personale" della sua opera ed egli in data 15.07.1989 mi ha spedito una lettera dove riassumeva il significato delle varie figurazioni insieme ad una relazione fatta alla Commissione di arte sacra di Palermo, dove descriveva la tecnica usata. Le riporto entrambe, data la peculiarità e l' importanza dell' opera di un artista che ormai ha una ben precisa collocazione tra i grandi artisti di arte sacra contemporanea.

Roma 15.07.1989 default!

 
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